Homescreen 2020 - Android
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Se come smartphone per lavoro uso l’iPhone, come smartphone personale ho scelto Android.
La prima domanda che viene in mente è perché avere due smartphone invece che uno. Se è una questione di avere due SIM (personale e lavoro), si potrebbe benissimo optare per un telefono dual SIM: ora anche gli iPhone lo sono - il primo modello è stato l’iPhone XS (Max).
La questione, invece, è più complicata di così: avere due smartphone vuol dire dividere in due la propria vita, scindendo fortemente la sfera personale da quella lavorativa. In casi come i miei, ci sono, per forza di cose, degli elementi comuni tra le due, dato che mi reputo una persona fortunata a fare più o meno sempre quello che mi piace per lavoro.
Ma proprio per questo motivo, per evitare il burnout, il totale assorbimento della vita personale in favore di quella lavorativa, ho dovuto trovare un modo per rendere naturale il passaggio da lavoro a relax.
Questo si traduce in delle piccole regole quotidiane, che in questo momento di quararenta (in cui la vita personale e lavorativa sono più vicine che mai) sono sempre meno attuabili, ma che durante la vita normale mi aiutano parecchio. Per semplicità, utilizzerò l’acronimo SP per lo Smartphone Personale (oggi un Galaxy Note 10+) e SL per lo Smartphone di Lavoro:
- SL si utilizza dalle 9:00 alle 20:00 (orario tendenzialmente di operatività lavorativa), SP prima delle 9:00 e dopo le 20:00;
- Su SL è installata solo un’app social network alla volta, su SP tutte;
Sono due semplici regole. Se fossero di più, sarebbe sicuramente più difficile seguirle. Invece, in questo modo, non è un problema.
Partendo da queste premesse, descrivere la homescreen del mio smartphone Android risulta semplice, perché lo smartphone che deve essere utilizzato per la vita personale non deve avere tutte le app e i workflow della vita lavorativa. Deve rimanere semplice ed efficace. Molto incentrato sulle foto (farle, vedere e condividerle), sui giochi, sui social network e sui video.
Prima pagina: social & fun
Se sull’iPhone ho solo un’app di social network, sul Galaxy Note 10+ le ho tutte: in prima pagina Instagram, Facebook, Linkedin, Twitter. Rimangono alcune app che sono sulla prima pagina dell’iPhone: Google Photo, un’app di calendario, CARROT Weather, Whatsapp, Feedly, Pocket Casts, Strava. Dato che questo smartphone è principalmente utilizzato quando non lavoro, delle app che sull’iPhone sono nascote (perché potenziale veicolo di distrazione), qui sono in primo piano: per esempio Trakt.tv, Goodreads, Discord, Anchor, il Game Launcher (con Fortnite, Pokémon Go, FIFA Mobile, Pokémon Quest e PUBG Mobile tra tutti).
Al posto di Telegram, uso Telegram Plus, un client alternativo (grazie per la segnalazione @Soffio) che organizza meglio le conversazioni, dividendole in tab per gruppi, bot, canali, conversazioni one-on-one, supergruppi e conversazioni speciali. Molto utile per non essere distratti dalle migliaia di notifiche che i supergruppi accumulano ogni giorno.
Due app molto importanti, e specifiche per il contesto in cui utilizzo lo smartphone Android, sono Android Auto for phone e Amazon Kindle: la prima è un hub per accesso semplificato e hands-free alle app che si utilizzano in auto. È proprio Android Auto, ma direttamente su smartphone, invece che sul computer di bordo dell’auto. Una buona soluzione per chi non ha l’auto con computer di bordo compatibile con Android Auto; Amazon Kindle, invece, è utile perché tutti i libri digitali che ho li salvo su Kindle. Ho un Kindle Paperwhite, ma molto spesso capita che, in viaggio, voglia viaggiare il più leggero possibile e quindi porto meno cose possibile: il Kindle è la prima cosa che tolgo, perché nonostante pesi poco, irrigidisce il comparto dello zaino in cui lo si mette, togliendo effettivamente spazio a oggetti più ‘flessibili’ nella forma. Quindi avere l’app Kindle sullo smartphone, che invece porto sempre nello zaino, è molto utile se voglio continuare nella lettura dei miei libri per il 2020.
Seconda pagina: miscellanea
Come con la terza pagina della homescreen dell’iPhone, la seconda pagina dello smartphone Android è organizzata prevalentemente in cartelle e in app che potrei utilizzare con priorità più bassa rispetto a quelle sulla prima pagina. In particolare, il criterio di selezione segue lo stesso della prima pagina, ovvero di posizionare in bella vista le app che richiamano al relax e agli impegni personali.
Ecco perché ci sono Amazon, Stremio, Twitch, Prime Video, Topolino, TikTok, DAZN. Tutte le altre app fanno parte della categoria “la uso quando sono in giro”, ovvero Samsung Notes (per prendere velocemente appunti anche a schermo spento con la S Pen), Google Maps, Shazam. Ci son poi le cartelle Ride e Enjoy, che sono rispettivamente tutte quelle di servizi collegati al ride sharing e allo svago fuori casa (The Fork, UCICinemas, Quandooo, TripAdvisor) che non ha senso mettere in bella vista perché non si usano spesso, ma solo in momenti specifici: è più facile cercarle direttamente.
Sicuramente il sistema di disposizione delle app su smartphone Android non è preciso e rodato come il M.U.D.I.S. su iPhone. In questo mio sistema non sono contemplati widget e la disposizione vera e propria sulla griglia segue una semplice scala cromatica dall’alto verso il basso.
Sicuramente ci sono modi migliori, ma ne ho provati molti e per ora questo, quello più semplice, è sembrato il più valido di tutti.