I buoni propositi per il mio 2020, con i dati
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Dopo aver chiuso il 2019 con il mio post di recap, è il momento di continuare ad utilizzare il mio Sistema per pianificare anche il 2020.
Questi primi giorni di gennaio sono il periodo ideale per farlo, perché ancora non si è tornati completamente a lavoro, si ha la mente fresca dal riposo delle ultime due settimane e la pancia piena di tutte le abbuffate per ragionare bene.
Partire dalle basi
Per compilare la lista dei miei buoni propositi 2020, parto sempre dal documento Google Sheets che ho pubblicato nel post sul 2019:
Potete crearlo facendo una copia di questo foglio condiviso:
Da questo documento, creo un foglio duplicato che è uguale identico a quello che si vede qui sopra, ma con i nuovi obiettivi per il 2020. È il foglio ‘Aspettative 2020’:
Ricostruire gli obiettivi primari
In base agli obiettivi raggiunti nel 2019, il mio pensiero è quello che nel 2020 dovrò fare fondamentalmente due cose: costruire e divulgare.
Costruire significa per me costruire un progetto di lavoro che duri almeno 12 mesi, quindi pianificando dei progetti ad ampio respiro e non a breve termine. Ma vuol dire anche costruire la mia vita, quindi laurearmi e fondamentalmente costruirmi una vita in tutto e per tutto, garantendo la mia totale indipendenza e capendo esattamente cosa mi serve per vivere - cosa è necessario, cosa è utile e cosa è superfluo.
Divulgare è un po’ la diretta conseguenza del costruire perché, come sto facendo anche adesso, ho capito che posso impegnarmi nel mettere a terra e spiegare quello che faccio, quello che vedo e quello che capisco così che possa servire anche ad altri. Questo sito è un po’ il canale per attuare questo piano: poi ci sono la newsletter e il podcast, che mi servono per distribuire i miei contenuti in maniera diversa, e anche per sfidarmi un po’ nel fare cose nuove e sempre diverse.
Risistemare le aspettative
Avendo chiari questi due concetti, il prossimo passo è quello di risistemare il foglio Aspettative 2020 per riflettere questi cambiamenti. Nel mio caso, il foglio diventa così:
L’ultima colonna, obiettivo, è la variazione rispetto al 2019. In poche parole, mi sono posto gli obiettivi di avere un indice di produttività leggermente maggiore (da 64 a 65), di avere più o meno lo stesso numero di ore passate sui dispositivi (2500 invece che 2600), di guadagnare molto di più, di fare molti più esami o di leggere anche meno articoli e meno libri e magari scrivere di meno.
Questi aggiustamenti derivano dal fatto che, affinché io possa laurearmi, ho bisogno di passare più tempo a studiare e meno tempo a fare altro. Per questo, per esempio, l’obiettivo di corsa l’ho impostato in numero di corse e non in kilometri o tempo percorso: dato che devo concentrarmi su studio e lavoro ma non voglio tralasciare la mia forma fisica, l’importante quest’anno per me è avere costanza, non fare tanto. Devo andare a correre 80 volte quest’anno, ma possono anche essere tutte corse da 20 minuti, l’importante è che non perdo l’abitudine. Stesso discorso per i libri, la musica, i film, le ricerche e il resto.
Avrei potuto inserire degli obiettivi sul numero di podcast da fare e le ore di meditazione, due attività che ho iniziato da poco, ma proprio perché le ho iniziate da poco, non riesco ancora a definire degli obiettivi che per me siano realistici. Mi sento comunque ingaggiato nel continuare entrambe le attività, quindi non dovrei avere difficoltà nel continuarle durante l’anno.
Rivedere le prorità
Ora è il momento di rivedere le prorità, ovvero di riposizionare i gruppi di attività (la prima colonna), in modo da capire cosa è più importante da fare. Questa struttura mi aiuta tutte le mattina e tutte le sere a capire come pianificare gli appuntamenti, i task e come riconfigurare la mia routine se cambio città, paese, continente, o fuso orario. Nel mio caso, ho riposizionato i gruppi così:
Fissare gli obiettivi ovunque
Una volta fatto questo, bisogna trovare un modo per ‘fissare’ queste idee nella mente: l’unico modo che conosco per farlo è scriverle ovunque possibile. Ma dato che non posso tappezzare tutto il mondo di post-it o scritte, scelgo i due ‘luoghi’, virtuali, che visito di più: il desktop e Things, l’app per iOS, iPadOS e macOS che uso per gestire i task.
Fissare gli obiettivi su Things
Things è la mia app preferita per la gestione dei task perché, oltre a dare la possibilità di creare Progetti, che sono fondamentalmente gruppi di task, dà la possibilità di creare Aree di task, che sono gruppi di Progetti, e tag, che mi permettono di categorizzare ogni task - io ho creato un tag per ogni slot di lavoro (ad es. 5 min, 10 min, 15 min, 60 min, ecc.), per capire, a primo impatto, quanto ci vuole per fare tutte le attività di un determinato giorno. È molto utile per capire se in quella giornata si possono aggiungere altri task o addirittura se è meglio alleggerire il carico di lavoro. Un carico equilibrato permette di raggiungere costantemente gli obiettivi, l’ho provato sulla mia pelle :)
Le Aree di task sono quelle nella colonna di sinistra, e riproducono esattamente i gruppi di attività del foglio ‘Aspettative 2020’. È anche molto utile perché, non appena si crea un task, si sa subito verso quale obiettivo è rivolto e, se ci si accorge che non è rivolto a nessun obiettivo in particolare, forse quel task non ha senso di essere svolto.
Fissare gli obiettivi su desktop e homescreen
Per fissare gli obiettivi sul desktop, ma anche come sfondo del mio iPhome, creo semplicemente un wallpaper, rigorosamente con sfondo nero (non confonde e risparmia batteria sugli smartphone con display OLED), con la lista in ordine di importanza, uno sotto l’altro. Alla fine di ogni parola metto il punto, perché quella parola è un imperativo, non un suggerimento. Uso Pixelmator per creare lo sfondo, è facilissimo.
Questo lo screen per iPhone:
Questo, invece, per il MacBook:
Ora sono pronto per affrontare il 2020 con una direzione. Innanzitutto, aver pianificato questo ha richiesto del tempo (circa una giornata), e questo mi ha dato il senso che già sono pronto a rispettare le mie promesse. Ho poi utilizzato l’esperienza di tutto lo scorso anno per capire come bilanciare tutte le attività.
Gli Obiettivi sono solo un punto a cui volgere, ma è il Sistema quello che conta: senza Sistema non c’è la routine, e senza la routine non si possono fare progressi. È tutto qui.