Rimandato.

Rimandato.

Reading Time: 2-4 minutes

Stamattina ho fatto quello che doveva essere il mio ultimo esame universitario.

Non l’ho passato. Ora dovrò aspettare febbraio per poterlo ridare e, dato che non si tratta di una sessione per laureandi a febbraio, i professori potrebbero essere più severi. L’esame è scritto e orale. Non sono andato benissimo in nessuno dei due, ma nell’orale sono andato decisamente peggio.

Sono andato nel pallone, non dicendo cose che ho studiato o altre che sapevo ma che non avevo imparato bene. Quindi ci sta che non l’ho passato. Però doveva essere l’ultimo esame, quindi avevo già fatto domanda di laurea, mi ero preparato psicologicamente per dire addio a libri nel 2020, pronto per un anno nuovo nel 2021, in tutti i sensi.

E invece no. In inglese si dice “life punches you in the face”, la vita ti prende a pugni in faccia. Ti mette a terra. E devo dire che dopo più di un mese di studio insieme al lavoro, una settimana in cui ho messo in pausa tutti i lavori e tanto tempo passato sui libri, non me l’aspettavo. Pensavo di essere meglio.

Ora mi accorgo che avevo una percezione sbagliata di me stesso, che non era allineata con la realtà. Questa cosa succede molto spesso alle persone che, come me, sono estremamente ottimiste. In molti casi, questo ottimismo ci fa fare cose impensabili, mantenere un equilibrio tra mille impegni e progetti, ma qualche volta ci rende vulnerabili. E quando siamo vulnerabili e siamo colpiti, ci facciamo male. Tanto male.

Prima di scrivere queste righe ho guardato il soffitto per qualche minuto, in casa da solo. Non ho gridato, non ho sbattuto le cose al muro o per terra. Ma non sapevo con chi prendermela. Semplicemente perché non ce la faccio più a prendermela con me stesso. Sì, ho messo in pausa gli studi per poter lavorare, e quindi ora ne pago le conseguenze, però credo di aver anche dimostrato di voler rimediare. Eppure non basta.

Non basta perché quello che vogliamo non rende la realtà come la vogliamo noi. Non la modella a nostro piacimento. Anzi, molto probabilmente la modella in modo da fare da attrito a quella che immaginiamo. Perché questa realtà è una risultante delle realtà che immaginano gli altri, e queste possono essere spigolose, ingombranti e magari non ci lasciano passare. Non ci lasciano respirare, ci soffocano. E quindi sì, dobbiamo soffocare. Dobbiamo sentirci senza fiato, senza aria per un po’. Sapevo che se ti alleni a ‘soffocarti’, ovvero a mantenere i tuoi polmoni senza aria, poi i tuoi polmoni funzionano meglio. Respirano più profondamente. Quindi probabilmente la vita è questo: abituarsi a rimanere senza fiato per un po’, per una serie di volte, e ingrandirsi sempre di più i polmoni.

Sembrerà che i polmoni siano sempre sufficientemente grandi per respirare bene, ed è proprio in quel momento che viene tolta l’aria. E’ una prova di forza.

Ho dato 4 esami quest’anno, e mi ero fissato l’obiettivo di darne 5 e, quindi, di laurearmi. Evidentemente, non ho raggiunto questo obiettivo, ma ci sono arrivato molto vicino. Pensandoci, però, mi ero fissato altri 7 obiettivi, e alcuni li ho superati ampiamente, anche sopra le più rosee aspettative, considerando la pandemia in mezzo che avrebbe dovuto scombinare i piani. Sì, l’obiettivo più importante, laurearsi, non l’ho raggiunto, e di questo me ne rammarico. Tantissimo.

Però è anche vero che sono stato estremamente concentrato sullo studio per mesi ormai, anzi, quasi per tutto l’anno. E sono stanco. Devo recuperare energie da tutto e spegnere il cervello qualche volta. Spesso, quando la vita ti prende a pugni, puoi solo incassare e cadere a terra: se rimani in piedi ti farai solo ancora più male. Per rialzarsi, bisogna cadere.

Nella giornata di oggi farò resume su tutte le attività, con calma ma costanza. Farò quello che so fare meglio, al meglio. E questo mi farà riprendere un po’. Mi farà pensare che dopotutto non sono un fallito, anche ho fallito spesso. Non me ne vergogno, perché mi sono reso conto che i fallimenti mi hanno fatto vedere chiaramente opportunità enormi in seguito. E quindi niente, per ora la laurea è rimandata. Ma ormai sono vicinissimo al traguardo. Sono ancora rammaricato, tanto, ma passerà.

Non dimentico gli sforzi che ho fatto, e riconosco che mi hanno portato tanto avanti. Il prossimo anno non riparto da zero, ma sempre con l’esperienza maturata nei fallimenti - e nei traguardi. Alla prossima.

Support My WorkBuy me a coffee @ home
Giacomo Barbieri

Giacomo Barbieri

Blogger with over 5 years of experience in blogs and newspapers,passionate about AI, 5G and blockchain. Never-ending learner of new technologies and approaches, I believe in the decentralized government and in the Internet of Money.

rss facebook twitter github youtube mail spotify lastfm instagram linkedin google pinterest medium vimeo stackoverflow reddit quora quora