Recensione Spigen Steadiboost Flex
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Un mese fa, Spigen mi ha mandato alcuni caricatori da provare e alcuni codici sconto da distribuire nel mio network.
Ci ho messo un mese per partorire qualche impressione sul caricatore wireless Steadiboost Flex - e non credo che farò un articolo sugli altri caricatori che ho ricevuto - perché come si recensisce un caricatore? Oltre la lista di specifiche tecniche, quello che si può discutere è la sua qualità e robustezza, la sua versatilità e la - cosa più importante - capacità di carica.
Quindi: sì, è costruito bene. È in plastica, non è in acciaio o materiale pregiato. Ma è ottimo così, perché lo stand deve agganciare per bene lo smartphone: se fosse stato di acciaio o di alluminio, il dispositivo sarebbe scivolato, o avrebbe comunque avuto una presa precaria. Ed invece così, la sensazione è di una plastica che non lascia scorrere cosa si poggia sopra. Lo stand si può ripiegare fino a farlo coincidere con la base, ma ha poco senso usarlo in quella modalità. È in colore nero opaco, che non mi dispiace e si intona con il grigio siderale dell’iPad Pro e del MacBook Pro. Ha anche un trasformatore con presa singola, ma non l’ho mai usato perché credo sia inutile per la vita di tutti i giorni: sempre meno persone usano un trasformatore con una sola porta USB.
La versatilità mi ha colpito: supporta il fast charging del mio trasformatore a 4 porte della Anker, e si collega con una USB-A (quella standard, per intenderci) che diventa una USB-C, quindi utilizzabile anche per altri dispositivi che ho. Il cavo è molto resistente, somiglia a quelli di AmazonBasics. Per ora non si è ancora tagliato o sfilacciato, ma è solo un mese che ce l’ho, quindi non so dire se possa durare anni.
Per stimare la capacità di carica, ho fatto un test per il peggiore dei casi, che dovrebbe indicare che peggio di così non può fare. Ho caricato da 0% (proprio spento) a 100% il mio iPhone X che ha ormai due anni e una batteria non più ottimale (89% di prestazioni) non usando il fast charging: ci ha messo circa 5 ore per caricare tutta la batteria. Contando che si tratta di ricarica wireless (quindi più lenta di ricarica via cavo), contando che con il fast charging si carica più velocemente e che con uno smartphone più recente la carica potrebbe essere ottimizzata meglio, devo dire che sono soddisfatto: in generale, durante la giornata, mi basta lasciare lo smartphone (Galaxy Note 10 o iPhone X) per una mezz’oretta per vederlo caricato di almeno il 30% in più.
Che dire di più. Sì, mi piace. Lo sto usando. Vale i 50€ a cui lo si può acquistare su Amazon? Forse ci sono caricatori wireless migliori, ma la combinazione di ‘modalità stand’ e modalità ‘base’ e la porta USB-C per l’alimentazione mi fanno pensare che questo caricatore sia più versatile degli altri.