Homescreen 2020 - WatchOS
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A differenza di quanto progettato per la Homescreen dell’iPhone, l’Apple Watch è l’oggetto che uso di meno di tutti i miei dispositivi, e questo è un bene.
Usare poco l’Apple Watch significa usarlo bene. Toccarlo il meno possibile significa usarlo bene. Quello che conta davvero è quanto lo si guarda.
Alzo il mio polso sinistro, dove ho allacciato un Apple Watch Series 4 con cinturino in fluoroelastomero nero, più di 100 volte al giorno. Eppure, lo tocco veramente solo quando devo avviare un allenamento e spegnere o accendere le luci in camera. Ogni tanto mi capita anche di usare qualche altra app, ma davvero sporadicamente. Dato che in watchOS non ci sono le pagine della homescreen, descriverò come ho configurato le mie watch faces, che sono tre ed hanno specifiche funzioni per ogni situazione. Nel corso dell’anno, ed in base alle esigenze, cambiano, ma non ho ancora trovato un framework come il MUDIS per motivare in maniera universale ogni scelta. Forse perchè l’Apple Watch l’ho usato per molto meno tempo dell’iPhone, che invece è il mio dispositivo principale dal 2011 ormai.
Le app
Non ho ancora un metodo per spiegare in maniera universale come scelgo le complicazioni e come le dispongo nella watch face, ma ho già un metodo per capire quali app davvero mi servono sull’Apple. La risposta è: quelle app che non ho bisogno di toccare per usare.
Per spiegare meglio, io immagino l’Apple Watch come un filtro dell’iPhone, che mi faccia vedere solo le informazioni strettamente necessarie. Ripeto, se interagisco con l’Apple Watch oltre il semplice sguardo, vuol dire che non lo sto usando bene.
Per questo, sull’Apple Watch ho pochissime applicazioni oltre a quelle native che non posso eliminare: tra tutte, Pocket Casts, Strava, le due app di Nike (Run Club e Traning Club), App in the Air, Zwift, Pillow, Fantastical, Telegram, Day One, CARROT Weather, Things, Revolut, Authy, WaterMinder. Oltre alle app native, che non posso scegliere, ho utilizzato tre criteri per selezionare queste app.
Utilizzo frequente
Sono le app che utilizzo almeno una volta al giorno. Con questo criterio ho selezionato Fantastical (il calendario), CARROT Weather (il meteo), Things (per controllare la mia to-do list), Pillow (per registrare automaticamente il sonno e controllare la mattina quanto ho dormito durante la notte). A queste si aggiunge Pocket Casts, che non uso veramente: sfrutto i comandi di riproduzione una volta che ho selezionato il podcast da ascoltare sull’iPhone.
Utilizzo stagionale
Sono le app che utilizzo in contesti e periodi specifici. Con questo criterio ho selezionato Strava, Nike Run Club e Nike Training Club, Authy, App in the Air, Zwift e WaterMinder. Strava, le due app Nike e Zwift sono app per gli allenamenti: le prime tre le utilizzo più o meno spesso (Nike Run Club la uso solo quando sull’app ci sono sfide specifiche), mentre Zwift la uso solo quando sono nella palestra dell’ufficio (o dell’hotel, se sono in viaggio), perché è un’app che mi permette di creare corse virtuali partendo da corse su tapis roulant, collegando l’iPhone all’Apple Watch e ad un paio di scarpe smart (io ho le Under Armour HOVR Infinite).
Utilizzo ‘ad hoc’
Quest’ultimo criterio non sapevo bene come definirlo: in poche parole, ci sono delle app che non utilizzo sempre, e nemmeno in contesti specifici ricorrenti, ma che ho usato almeno una volta e si sono rivelate estremamente utili. Forse con gli esempi si capisce meglio: con questo criterio ho selezionato Day One e Revolut. La prima la uso quando voglio annotare qualcosa nel mio diario sotto forma di registrazione vocale, mentre la seconda la uso solo nella situazione specifica in cui sono in viaggio, devo ritirare dei soldi da un ATM, ma magari è pericoloso tirare fuori il telefono per controllare se ho soldi sulla carta (mi è capitato all’estero, di notte): con un tap, posso controllare il saldo ed eventualmente fare una veloce ricarica tramite Apple Pay, quindi ritirare i soldi. Tutto senza estrarre lo smartphone dalla tasca.
Watch faces e complicazioni
Se per le app ho descritto dei criteri di selezione, per la scelta e la configurazione delle watch faces mi oriento in base al bisogno. Di seguito le tre watch faces che uso ora, che vorrei mantenere per il resto del 2020.
Watch face principale: work and life
Modulare Compatto
Digitale
Complicazioni:
- Fantastical
- CARROT Weather
- Things
È la watch face che uso maggiormente. Ho provato tantissime altre configurazioni e modelli di watch face differenti, ma alla fine ho capito che la semplicità deve essere dominante. Con la complicazione di fantastical vedo semplicemente che giorno è (numero e giorno della settimana), mentre con CARROT Weather capisco com’è il tempo, ma soprattuto capisco com’è il tempo in un certo momento rispetto al tempo dell’intera giornata: la complicazione è sviluppata in modo tale che il cerchietto rappresenti l’arco massimo di variazione della temperatura, e il punto mostrato la temperatura in quel momento rispetto all’arco. In questo modo, in un attimo so se aspettarmi più freddo o più caldo durante le ore successive. Sembra poco, ma è un’ìnformazione molto utile, senza nemmeno toccare il display.
Watch face workout: facile
Modulare Compatto
Digitale
Complicazioni:
- Straval
- Musica
- Battito Cardiaco
È la watch che uso (come suggerisce il nome) quando mi alleno. Con un tap sulla complicazione Strava (che a breve sosituirò con quella nativa dell’Allenamento), avvio una sessione. Ho configurato la riproduzione automatica di una certa playlist all’avvio, quindi faccio tap sulla complicazione Musica solo se voglio ascoltarla dopo che mi sono allenato (quando l’allenamento finisce, la musica si stoppa automaticamente, se è stata avviata automaticamente). La visualizzazione del battito cardiaco, invece, mi permette di capire quando in fretta sto recuperando dopo una sessione di allenamento, e se posso eventualmente spingermi ad allenarmi ancora (se il battito è ancora sufficientemente basso, vuol dire che o non mi sono ancora scaldato, oppure che sono allenato e potrei dare di più).
Watch face relax: essenziale
Cifre Duo
Digitale
Complicazioni:
nessuna
La sera, o quando esco per fare una passeggiata, per distrarmi e rilassarmi, cerco sempre di mettere questa watch face, che ha solo l’ora, disattivando i dati cellulari (di solito porto con me lo smartphone Android quando non lavoro, perché l’iPhone ha tutte le app di lavoro e il numero di lavoro): non ho bisogno di essere distratto da niente, devo usare l’orologio solo per la sua funzione principale: dire l’ora.
In generale, non credo ci sia ancora un metodo universale per disporre e selezionare le app e i sistemi di interazione sull’Apple Watch perché, sebbene lo abbiano in tantissimi, il suo utilizzo non è ancora davvero diffuso: molti lo comprano solo per guardare l’ora, altri solo per registrare la corsa o il nuoto.